Libri di una notte di mezza estate

Quali libri della mia lista di letture estive ho letto davvero, finora? Si è inserito qualche titolo inaspettato nella lista? Sono indietro rispetto al tempo a disposizione? Spoiler: ovviamente sì.

Ho già celebrato Gli umani (di Matt Haig) con un post dedicato, qui mi limito a consigliarne la lettura a chiunque. Piacerà di certo ai romantici, ma sarà certamente utile ai cinici.

A scanner darklyUn oscuro scrutare (di Philip K. Dick) nella sua versione “graphic novel” non mi ha convinto affatto. Avevo grosse aspettative, ma il testo mi ha deluso sotto vari punti di vista, a tratti l’ho trovato ridicolo. Credo proprio che questo prodotto sia stata una pura e semplice operazione commerciale e che non aggiunga niente, anzi non renda giustizia, al film di Richard Linklater, ispirato al romanzo di Dick. In un futuro non molto lontano, una nuova droga si sta diffondendo, la sostanza M o sostanza Morte. Bob e i suoi amici sono dipendenti dalla nuova droga e passano le giornate tra paranoia e discorsi poco sensati. Bob è anche un agente della narcotici sotto copertura, ma la sua dipendenza è reale, e gli emisferi del suo cervello si stanno separando irrimediabilmente. Sono ancora curiosa di leggere l’opera originale, ma sono ancora più curiosa riguardo La svastica sul sole, altro romanzo dello stesso autore, aggiunto alla lista dopo la visione della serie L’uomo nell’alto castello.

La lettura successiva è stata Yeats è morto!, romanzo nato dalla collaborazione di quindici autori e autrici irlandesi e ambientato nell’isola del trifoglio. Un uomo, da molti considerato pazzo, viene ucciso perché si dice che possieda qualcosa di molto prezioso, qualcosa che diverse persone vorrebbero. Il mistero è fitto ma sarà svelato completamente. Il bello di questa storia è ciò che gira tutt’intorno al mistero: i personaggi, con caratterizzazioni quasi caricaturali, l’azione, che unisce pericolo e frivola ironia. Il libro in generale è un buon thriller e lo stile, seppur altalenante, com’è naturale che fosse data la moltitudine degli autori, riesce a mantenersi abbastanza omogeneo, non creando troppa confusione tra un capitolo e l’altro. È anche coinvolgente e divertente, a modo suo, ma penso potrebbe deludere i lettori più navigati del genere. Io, che sono una novellina del thriller, l’ho trovato piacevole. Ecco, non memorabile.

Ora sto terminando di leggere Kafka sulla spiaggia (di Haruki Murakami) e mi sento coinvolta e affascinata, ma – come mi accade sempre con questo autore – anche frastornata e dubbiosa riguardo la conclusione che mi attende dietro l’angolo. Uno stimolo, questo, per riflettere sull’importanza del “viaggio” aldilà della meta. Sulla mensola, nel frattempo, mi attende una nuova, inaspettata lettura: La vita accanto, di Mariapia Veladiano, che mi ha attratto empaticamente per la sua protagonista. In arrivo, infine, e quindi possibili prossime letture, altri due “fuori lista”: Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman, e il saggio Ragioni per continuare a vivere di Matt Haig. E così il cerchio si chiude. Voi cosa state leggendo? Avete letto qualcuno dei libri che ho citato?

Lascia un commento